Sarà una settimana nevralgica, quella appena iniziata, per l'ospedale Jazzolino di Vibo e, più in generale, per la sanità vibonese. Si avrà a giorni, infatti, il confronto tra il primario facente funzioni di Ginecologia dimissionario, Vincenzo Mangialavori e il presidente della commissione straordinaria alla guida dell'Azienda sanitaria provinciale, Vittorio Piscitelli. Pesanti le dichiarazioni che Mangialavori ha rilasciato alla stampa dopo la sua sofferta decisione, parlando di mancanza di ascolto dei primari da parte della triade commissariale e delle grossissime lacune (queste già arcinote) che compromettono l'ospedale. Da canto suo, Piscitelli si è detto basito della scelta di Mangialavori e ha rispedito al mittente le accuse di mancato ascolto, rimarcando che le richieste dello stesso Mangialavori (che riguardavano acquisti di specifici macchinari di cui necessita il reparto) stavano per essere soddisfatte. In ogni caso, si attende l'interlocuzione per comprendere se le dimissioni saranno irrevocabili e se, pertanto, l'Asp dovrà nominare un nuovo direttore per l'Unità operativa in questione.
In settimana è attesa la convocazione della Conferenza dei sindaci, organo di raccordo tra Asp e Comuni, che non mancherà di trattare sia le recenti vicende di cronaca che hanno coinvolto l'ospedale Jazzolino e il reparto diretto da Mangialavori, sia la preoccupante situazione sanitaria vibonese, partendo dal report stilato da 18 sindaci.
E a proposito del report, il commissario Piscitelli ha riferito che molte risposte agli interrogativi e ai numeri allarmanti riportati nel documento possono trovare risposta nell'atto aziendale che l'Asp sta predisponendo. Da quanto anticipato da Piscitelli, la Regione sembra essere disposta - sulla base dei dati presentati dall'Azienda sanitaria - a incrementare notevolmente le risorse destinate alla sanità vibonese.