Si sta lavorando tanto per ricomporre la sanità dalle macerie in cui è stata ridotta negli ultimi vent'anni, ma tanto vi è ancora da fare. Questa la consapevolezza del governatore della Calabria e commissario ad acta al piano di rientro sanitario, Roberto Occhiuto, che venerdì a Pizzo (Vibo Valentia), in un incontro sulla sanità (organizzato dal Corriere della Calabria) tenutosi a palazzo della Cultura, ha affermato: «Il Governo sembra essere ben disposto a far uscire la nostra regione dal commissariamento. Commissariamento che, insieme al piano di rientro, rappresenta una "camicia di forza" che ostacola le riforme».
La riorganizzazione
Occhiuto ha annunciato il primo passo che intende compiere per la riorganizzazione del sistema sanitario, una volta finito il commissariamento. Il presidente della Regione punta, innanzitutto, a condurre sotto un'unica guida gli ospedali hub e spoke, affinché la rete ospedaliera funzioni al meglio. Attualmente questa rete si aggroviglia spesso, ha spiegato il commissario ad acta, creando cortocircuiti nei Pronto soccorso, i quali spesso vanno in tilt anche per trasferimenti non dovuti. «Il caos nei Pronto soccorso - ha rimarcato Occhiuto - è dovuto sia alle lacune nella sanità territoriale, ma anche a mancanza di sinergia tra hub e spoke. Dai nosocomi spoke, infatti, molti pazienti vengono dirottati verso gli hub anche quando non ve ne sarebbe bisogno, creando sovraccarichi di flussi negli ospedali principali».
Poi la stilettata verso una parte della classe medica: «Negli ospedali calabresi vi sono tantissime eccellenze, ma le criticità generate da 15 anni di commissariamento hanno incancrenito situazioni di medici che curano solo il proprio particolare, la propria unità operativa, senza preoccuparsi di mettere in sinergia il proprio lavoro. Sono situazioni radicate, difficili da arginare».
La carenza di medici
La Regione Calabria, negli ultimi anni, ha maturato una grande capacità assunzionale: nonostante ciò, vi è una fortissima penuria di medici e personale sanitario. Occhiuto non nasconde la polvere sotto il tappeto: «E' un problema di retribuzione. In tanti anni di commissariamento, non c'è stata riforma alcuna per riformare la retribuzione del personale sanitario e il meccanismo di avanzamento di carriera». Anche questa è una riforma da attuare.
Nell'ottica di nuove risorse umane in sanità, il governatore della Calabria sta lavorando all'integrazione tra l'ospedale civile "Pugliese-Ciaccio" e il policlinico universitario "Mater Domini" di Catanzaro, per creare uno dei maggiori policlinici universitari del Sud Italia. Proprio oggi l'annuncio di Occhiuto sulla concretizzazione dell'iter verso questa prospettiva.