La posidonia e il coralligeno dei fondali di Capo Vaticano godono di ottima salute. E' quanto rilevato dai primi risultati di "Tecna acoustic", esposti stamani dall'Ente Parchi Marini regionale nella sede operativa di Bivona (Vibo Valentia). Il progetto è promosso dal "National biodiversity future center" e finanziato con fondi derivanti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza: è finalizzato a dare attuazione alle direttive europee per il controllo degli habitat marini.
Un punto di partenza verso il turismo sostenibile
I risultati sono stati confortanti e, come spiegato dal presidente del circolo Legambiente di Ricadi, Franco Saragò, devono essere il punto di partenza verso un turismo e un'imprenditoria sostenibile. Saragò, infatti, ha denunciato come Capo Vaticano, dagli anni '80 in poi, sia stata oggetto di cementificazione indiscriminata: il Comune non è in grado di gestire presenze massive e le criticità si amplificano. In tal senso, a parere dell'esponente di Legambiente, urge un dialogo tra Amministrazione, imprenditori, associazioni ed enti interessati per regolamentare la situazione e proteggere l'ambiente. «Da un ambiente tutelato - ha rimarcato Saragò - derivano anche vantaggi economici per le imprese. La tutela ambientale, infatti, non deve essere vista come una limitazione, ma come una valorizzazione del territorio».
Sulla stessa scia anche il direttore generale dell'Ente Parchi Marini regionale, Raffaele Greco, il quale ha espresso rammarico per l'assenza all'evento degli amministratori comunali e provinciali, con i quali comunque devono essere intensificate le interlocuzioni per lo sviluppo territoriale. In tal senso, prossimo passo che l'Ente Parchi Marini intende compiere è la predisposizione del Piano integrato di sviluppo, che partirà proprio dal Parco "Costa degli Dei" di cui Capo Vaticano fa parte. Si tratta, dunque, di invertire la rotta per un futuro maggiormente sostenibile, che attragga nuove forme di turismo che non siano circoscritte solo alla stagione estiva.